Convento dei Frati Cappuccini
Via Vittorio Veneto, 27 - 00187 Roma

orari apertura:
lunedì-sabato 7-13.00 - 15.00 - 18.00;
domenica e festivi: 9.30-12.00 - nel pomeriggio 15.30-18.00 a seconda della disponibilità.
Orari SS. Messe: feriale 7.30; festivo: 11.00


 La CHIESA fu edificata a cura del Cardinale Antonio Barberini, cappuccino. Suo fratello, il Papa Urbano VIII° Barberini, ne benedisse la prima pietra il 4 ottobre, festa di san Francesco, del 1626 e vi celebrò la prima messa l'8 settembre 1630. Il disegno della chiesa è dell'architetto pontificio Michele da Bergamo (+1641), frate cappuccino, che ne diresse anche i lavori e ne lasciò una Memoria dettagliata.

E' la prima chiesa romana dedicata "A Dio in onore dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria". E' retta dai frati minori cappuccini, quel gruppo di francescani che abitano nell'attiguo convento riedificato dal 1928 al 1933, dopo che era stato abbattuto quello del 1631, per aprire l'attuale via Vittorio Veneto e per costruire il Ministero delle Corporazioni, come fu chiamato allora.
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Vi si entra attraverso una scalinata a forbice, su cui si leva la facciata in mattoni, con lesene in pietra bianca, ripartita in due ordini sovrapposti. In quello inferiore si aprono la porta, sormontata da un timpano triangolare, e due piccole finestre; in quello superiore una grande finestra con architrave curvilineo, sovrastata da un timpano con finestrino ovale.

Come tutte le chiese dei cappuccini, è ad una sola navata con cappelle laterali rialzate e chiuse da cancellate di legno. Soltanto L'ALTARE CENTRALE fu costruito in marmo, per volontà di Urbano VIII Barberini, il cui stemma si vede alla base delle due colonne. Una parete divide il presbiterio dal coro retrostante, che ha tre ordini di sedili con banconi del 1739.

LA VOLTA DELLA CHIESA è a botte con al centro l’Assunzione di Liborio Coccetti (+1728). Ai DUE LATI DELL’ARCO del presbiterio i quadri con san Francesco e santa Chiara, dipinti dal cappuccino Paolo Piazza (Cosmo da Castelfranco Veneto, +1620).

Nelle cappelle laterali sono sepolti: il primo santo cappuccino, Felice da Cantalice (+1587) e vari frati morti in fama di santità, fra i quali, nella prima cappella a destra, il popolare frate della TV, Padre Mariano da Torino (+1972), del quale è in atto la Causa di beatificazione.

Il PAVIMENTO è coperto di lapidi funerarie, la prima al centro vicino ai gradini dell’altare principale, è del Cardinale Antonio Barberini, fondatore della chiesa e del convento, che dettò le parole per la lapide della sua tomba: Hic iacet pulvis cinis et nihil (qui giace polvere, cenere e niente). Unica tomba di un certo rilievo monumentale è quella del Principe Alessandro Sobieski (+1714), figlio di Giovanni III, il vincitore dei Turchi a Vienna, di Camillo Rusconi (+1728).


 
 
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